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LA GESTIONE AMMINISTRATIVA PER UN OPERATORE OLISTICO @arrighikatia @bulgheronialessandra

La gestione amministrativa e pratica per un operatore olistico comporta la messa in opera di adempimenti formali , dalla costituzione o formalizzazione della propria partita iva , alla tenuta contabile, variabile in relazione al regime fiscale adottato. 

Da più parti abbiamo sentito dire, o paventare, ipotetiche possibilità di operare , a norma di legge, ancorchè privi di partita iva. 

Questo è possibile, indubbiamente, per le prestazioni occasionali in cui il soggetto percettore della prestazione è un soggetto sostituto di imposta. Non è possibile invece nell'esatto momento in cui il soggetto percettore della prestazione è un soggetto privato, privo di partita iva. 

E' uso e costume, soprattutto nelle discipline olistiche, vedere applicare tale tipo di procedura, con innumerevoli rischi in caso di controllo da parte degli organi preposti ai controlli. 

Le prestazioni professionali, ancorché svolte da soggetti non iscritti ad ordini professionali o collegi, ma rientranti in associazioni operanti a norma della legge 4/2013 ( professioni non riconosciute) devono essere poste in essere con l'attribuzione di una partita iva , anche in forma individuale. 

Altra pratica  sconsigliabile ma , purtroppo, in uso frequente, è quella di operare come operatore delle discipline bionaturali ed olistiche dietro la corresponsione non di un compenso, ma di una "erogazione liberale". "lasciami un contributo di 35,00 -50,00 euro  e lo consideriamo erogazione liberale". 

Pratica deprecabile ed assolutamente sconsigliata. 

Nel nostro settore non è inusuale imbattersi in operatori olistici che vantano formazioni di : 

  1. certificati
  2. diplomi 

relativi ai loro settori. 

Anche su questo punto deve essere posta particolare attenzione . Pochissimi sono gli enti che possono emettere certificati e quasi nessuno può emettere diplomi ( se non le scuole ) . La maggior parte di ciò che noi consideriamo certificazioni di competenze, diplomi di scuole ecc altro non sono, formalmente e giuridicamente, che ATTESTATI DI PARTECIPAZIONE a corsi organizzati da scuole, da enti, da associazioni. 

E' corretto porre attenzione su questo tema perchè , nella pratica quotidiana, ci imbattiamo sovente con operatori convinti di avere diplomi validi anche per insegnamenti scolastici. 

Un operatore olistico può operare mediante l'attribuzione di una partita iva, anche nei regimi forfettari previsti dalle normative attuali. 

L'apertura della partita iva forfettaria comporta il versamento delle imposte sostitutive pari al 5% e il versamento dei contributi alla gestione separata, il cui importo è variabile a seconda che il soggetto sia o non sia iscritto ad altre casse. 

Soluzioni alternative di ricevute fra privati, erogazioni liberali, contributi liberali ecc ecc sono e restano solo soluzioni per evadere quelli che sono gli obblighi di legge. 

A chi ci dice " io faccio ricevute fra privati" e non ho problemi io rispondo sempre " non esserne completamente certo".

Lo so che è un argomento molto spinoso, soggetto a mille interpretazioni differenti ma, in tutti i controlli che abbiamo avuto e di cui siamo stati difensori tributari, l'Agenzia delle Entrate ha ripreso a reddito da lavoro autonomo ogni singolo compenso percepito con le "ricevute fra privati", considerandolo lavoro autonomo. 

Per tutto il resto, come diciamo sempre, ognuno è libero di decidere come meglio comportarsi. 

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